Il contratto di franchising e i suoi attori

14 Dic 2018

Il franchisor e il franchisee

Il franchising è un accordo tra l’affiliante (detto franchisor) che concede l’utilizzo del proprio marchio e dell’insegna simbolo del marchio stesso, a una persona o altra società e l’affiliato (detto franchisee).

Inizialmente viene firmato un contratto di affiliazione secondo il quale, chi acquista i diritti del franchising può beneficiare per un determinato periodo di tempo, in una definita area commerciale, dell’assistenza tecnica e gestionale dell’attività commerciale attraverso dei rapporti collaborativi stretti e continuativi.

Il franchisee da parte sua deve garantire al franchisor i canoni e i caratteri impressi dal modello di business, proponendosi di seguire le indicazioni dell’affiliante e di condurre la propria attività mantenendo le caratteristiche del brand originale.
L’affiliato in questo modo può utilizzare il nome, il marchio, nonché il know-how dell’azienda (sistemi operativi, addestramento, aggiornamento e assistenza per tutto il periodo della validità del contratto).

Inoltre, all’affiliato può essere richiesto il pagamento di diritti monetari (royalties), diritti di ingresso o canoni periodici; deve poi assicurare la posizione più adatta nell’area identificata (location): sono normalmente a suo carico anche la ristrutturazione del locale di vendita, le attrezzature e l’arredamento del negozio, queste attività generalmente sono svolte con l’assistenza dell’affiliante, seguendo le regole dettate dal format originale.

Il franchisor invece si impegna a trasferire e aggiornare il proprio know-how, a fornire un Manuale Operativo completo ed esaustivo nel quale vengono descritte le attività di condotta e le procedure da seguire da parte dell’affiliato in qualità di operatore indipendente, titolare dell’esercizio e che gestisce un negozio, per evitare di arrecare danni, sia all’attività che all’immagine del brand originario, ed eventualmente anche ad altri punti vendita appartenenti alla stessa rete.

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Master franchise o Area Developer: cosa fa la differenza?

Il Master franchising è un particolare contratto di franchising, che per lo più viene sfruttato per lo sviluppo di business in mercato esteri, che molto spesso, sono distanti sia geograficamente che culturalmente, da quello da cui proviene il franchisor.

Il proprietario del brand (franchisor) delega un soggetto terzo (detto Master franchise), che può essere sia una persona fisica che una persona giuridica, lo sviluppo del franchising all’interno di un determinato territorio (paese estero o area geografica).

Il contratto conferisce al Master franchise alcuni poteri che di norma dovrebbero essere di esclusiva proprietà di responsabilità del franchisor, potendo così sviluppare accordi di affiliazione o sub-franchisee con altri affiliati locali, che gravitano nell’area geografica di sua competenza.

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L’Area Developer è un soggetto, al quale il franchisor concede il diritto di aprire proprie unità in una determinata area geografica e per un determinato periodo di tempo, in esclusiva: in questo caso si parla più propriamente di multi unit franchising.

Diversamente dal contratto di Master Franchise, l’Area Developer non ha il diritto di concedere in sub-franchising il format, ma è autorizzato solo ad aprire propri punti vendita facendo da intermediario con il franchisor.

Il contratto che regolamenta lo sviluppo dei vari punti vendita da parte dell’Area Developer, avviene secondo un determinato Developement schedule, descritto in dettaglio nel contratto stesso.
Il franchisor tuttavia può riservarsi il diritto di aprire proprie unità nello stesso territorio, qualora considerasse determinate aree particolarmente strategiche per lo sviluppo del suo business.